Doppiatori

Auguri all’anima italiana di Oscar

Nell’estate del 1980 seguii su Rai uno la trasmissione contenitore Fresco fresco e rimasi colpita da una dei conduttori, una bellissima ragazza di nome Cinzia de Carolis. I miei genitori la conoscevano già, perché, come scoprii un po’ di tempo dopo, era diventata famosa da bambina interpretando vari ruoli importanti, come nello sceneggiato Anna dei miracoli e nel film cult Il gatto a nove code di Dario Argento. Crescendo, aveva tentato varie strade, non ultima quella di sex symbol (i numeri ce li aveva), ma ha preferito poi dedicarsi al doppiaggio, attività che faceva già da prima, e infatti era stata Minù ne Gli Aristogatti, film che adoro da brava gattofila.
La sentii in Candy Candy dove era, quasi irriconoscibile, la timida Patty e l’inflessibile Flanny (e anche Sandra), la sentii in Lulù dei fiori dove era la perfida Togienicia, la sentii in Bia la sfida della magia dove era la protagonista, la sexy streghetta (perfetta per le sue corde), ma il ruolo che me l’ha fatta amare più di tutte è stata la nostra Oscar, dove veramente le ha dato l’anima, basti pensare a quella frase straziante, André no, non dovevi lasciarmi sola.
Nel corso degli anni ho scoperto tante cose su Cinzia che allora ignoravo, dai suoi lavori in teatro fino all’inizio degli anni Ottanta, alcuni trasmessi in televisione, alla sua partecipazione a film e serial nello stesso periodo, senza contare poi le sue comparsate in trasmissioni celebrative, e ho continuato a sentirla in tantissimi ruoli, animati e non. Mi commuove sempre sentire che il ruolo che lei ha amato di più, e parliamo di una persona che ha doppiato attrici del calibro di Madonna, Veronica Castro, Geena Davis, Katharine Hepburn, e che ha interpretato tantissimi ruoli (rimanendo in ambito animato ricordiamola come Simone ne Il tulipano nero, Sandybell, l’arpia Silen in Devilman e la protagonista dei film La città delle bestie e Il vento dell’amnesia), il ruolo che ha amato di più è proprio quello di Oscar. E lei per prima si augura di poterlo interpretare di nuovo, tra l’altro, lei dice lì per lì di non ricordare granché, ma poi racconta comunque tante cose.
Per cui, sono onorata di augurare buon compleanno alla mitica Cinzia de Carolis, sperando di avere un giorno l’onore di conoscerla dal vivo e magari di intervistarla per i miei progetti in tema. Ed ecco un po’ di cose su di lei.

E io la trovo sempre da qualche parte e la riconosco anche solo da una battuta

Ecco Cinzia al Romics 2019, sperando di vederla prima o poi a qualche altro evento

Cinzia intervistata da Alessio Cigliano, sperando che un giorno quest’ultimo, voce di Topastro Krycek tra gli altri, faccia un bel raduno delle anime italiane di Oscar.

Cinzia su TV Sorrisi e Canzoni per Bia

 

Gli omaggi di Federica Scilla e Corrado Abeti

Tre miei collage dell’anno scorso

L’articolo su di lei da Il Corriere dei Piccoli con l’immagine di copertina

Cinzia nella meravigliosa interpretazione di Oscar dall’LP

Alcune sue foto e copertine del periodo di Lady Oscar.

Versione sex symbol immortalata dal grande Angelo Frontoni

Da ragazza nel film commedia Stesso mare, stessa spiaggia

Nel serial TV thriller Buio nella valle, trasmesso per la prima volta nel settembre del 1984

Di nuovo in versione sex symbol, io ricordo di aver visto un’intervista a lei ai primi anni Novanta con Vincenzo Mollica se non ricordo male in cui parlava di una sua attività come ballerina tipo di burlesque.

Un suo brano sexy inciso nel 1982, possiamo immaginare Oscar che canta questa canzone ad André…

 

Il mio tributo dal numero di marzo della fanzine

Ambra Angiolini intervista Cinzia de Carolis

Lo spot del 1987 sapone Camay Chic con una sensualissima Cinzia.

Cinzia doppia l’Arpia Silen in Devilman

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