Edizioni italiane
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Due date della nostra passione per Oscar
Oggi, penultimo giorno di marzo, mi tocca ricordare due date legate alla mia passione per Oscar, condivisa con altri, legate a due tappe diverse di questa lunga vita insieme. Il 30 marzo del 1984, quarant’anni fa, iniziava su Italia 1 quella che fu la replica dell’anime che chiuse un ciclo di successo iniziato due anni prima: infatti, poi Oscar sparì per oltre due anni dai teleschermi, una cosa devastante in un’epoca in cui non c’erano streaming e home video, e purtroppo io mi persi come fan per strada e solo alcuni anni dopo recuperai la mia passione per la Rosa di Versailles. Per la cronaca, Oscar venne trasmessa dal lunedì…
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Oscar, la Fabbri e il finale tronco
Stamattina ho trovato in edicola il numero 3 della bellissima rivista Animecult, dove, tra le tante cose interessanti, c’è un bell’articolo sulle pubblicazioni di manga della Fabbri degli anni Ottanta, tra cui il giornalino di Candy Candy e si cita l’uscita del fumetto di Oscar. Un’uscita storica, perché fu la prima edizione in una lingua straniera dell’opera di Riyoko Ikeda, sia pure colorizzata e rimaneggiata, con parecchie censure, anche se certi dialoghi erano abbastanza brutali, con Alain che parla chiaramente di un ufficiale che voleva violentare sua sorella Diane, quando nelle edizioni successive si è parlato di insidie e molestie. Conservo ancora quell’edizione, perché è parte di me e della mia storia…
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Il manga di Oscar in ristampa!
La J-POP propone ogni mese nuove uscite e ristampe, e, in vista del Natale, ripresenta l’edizione in cinque volumi de Le Rose di Versailles di Riyoko Ikeda: un’ottima idea regalo, per se stessi e per gli altri, e anche un modo per chiudere degnamente quest’anno di celebrazioni tra Italia e Giappone. Ci sono tanti motivi per leggere o rileggere quest’opera: perché è un classico senza tempo, perché ha cambiato non solo gli shojo ma i manga tout court e direi anche i fumetti, perché ha creato una delle poche eroine totali dell’immaginario. Ovviamente io ce l’ho, in questa e nelle altre edizioni in Italia, e ogni volta che lo leggo è sempre…
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I redazionali di Oscar secondo Granata Press
Sono affezionata a tutte le edizioni italiane del manga di Lady Oscar: quella della Granata Press degli anni Novanta mi ricorda un periodo particolarmente felice e spensierato della mia vita, le prime fiere del fumetto, il fatto che ormai ero grande e nessuno mi rompeva più l’anima perché mi piacevano i cartoni animati, finalmente poter leggere il manga in edizione integrale, l’inizio della mia carriera di autrice di saggi e tanto altro. Certo, non era perfetta, ma c’è stata e ce l’ho ancora, e ho anche contribuito con un articolo, più alcune cose su Mangazine. Ecco i redazionali che sono usciti, una cosa importantissima per i fumetti.
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Quale edizione del manga prendere?
Come si è visto, il manga di Lady Oscar o Le rose di Versailles ha avuto nel nostro Paese sei edizioni, man mano complete del materiale che usciva nel frattempo. Ogni edizione è stata figlia del suo tempo e di un periodo del fandom, oggi tra mercatini dell’usato e on line non ci sono particolari difficoltà a procurarsele, ma è bene capire quale vale la pena di prendere e perché. L’edizione del Gruppo editoriale Fabbri, uscita tra il 1982 e il 1984, è puramente nostalgica, e mi sento di consigliarla solo a chi era bambino/a o ragazzino/a allora e vuole recuperarla o a chi è interessato a vedere come venivano trattati i manga prima…
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L’edizione Goen di Oscar
Tra il 2015 e il 2017 la Goen ha pubblicato una nuova edizione del manga Le rose di Versailles di Riyoko Ikeda, in volumetti simili a quelli originali, distribuiti sia in edicola che in fumetteria con sovracoperta in quest’ultimo caso. Oltre alla storia ufficiale di Oscar e alle Gaiden, erano presenti anche alcune storie brevi giovanili di Riyoko Ikeda, e la Goen fece uscire anche altre opere dell’autrice, come Caro fratello, L’anello dei Nibelunghi, Ayako e Claudine. Era loro intenzione pubblicare anche le ulteriori Storie, ma a inizio 2020 comunicarono che avevano perso i diritti, prontamente raccolti poi da J-POP. Consiglio comunque questa edizione, perché è bella e ricorda non poco i volumetti originali giapponesi.
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Lady Oscar nell’edizione D-Visual
Tra il 2008 e il 2009 D-Visual pubblicò un’edizione molto bella e ad un prezzo ragionevole de Le rose di Versailles, con sovracoperta a colori, formato da volumetti originali extraluxe e tanti redazionali con approfondimenti sui personaggi storici. Io ce l’ho e ci sono molto affezionata perché uno di questi volumetti mi fu autografato dalla sensei Ikeda durante la sua conferenza a Collisioni nel 2010.
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L’edizione J-POP
L’ultima edizione in ordine di tempo uscita in Italia del manga di Versailles no Bara è quella della J-POP: a Natale dell’anno scorso è uscito il primo box, con i cinque volumi della serie ufficiale, e il 14 luglio del 2021, data fatidica per la nostra beniamina, è uscito il secondo cofanetto con le storie fuori serie. Diciamo che è davvero un’edizione bellissima, infatti mi sono fatta tentare e ho preso anche questa, pur avendo tutte le altre, priva di approfondimenti e capace di restituirti una saga senza tempo, travolgente e struggente. E noto con piacere che si tratta di un long seller, che piacerà sempre prendere in mano e leggere.
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Lady Oscar secondo la Granata Press
Tra il 1993 e il 1994 la bolognese Granata Press, diretta dal compianto Luigi Bernardi, pubblicò la prima edizione completa per un pubblico cresciuto con l’anime, del manga di Lady Oscar. Il formato non è fedele all’originale, ma io ci sono affezionata e ce l’ho tuttora (so’ vecchia, lo so), anche perché scrissi un paio di redazionali in tema, ed è anche quella una tappa del mio essere fan. Se la trovate, valutate se prenderla o meno, ma fa parte comunque della storia di Oscar nel nostro Paese.
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Lady Oscar secondo la Fabbri
La prima edizione del manga di Lady Oscar della Fabbri è stata, tra il 1982 e il 1984, quella allegata al giornalino di Candy Candy, colorizzata e priva del finale, con un improbabile happy end. Facile fare del sarcasmo, ma per noi ragazzine dei primi anni Ottanta è stata comunque rivoluzionaria, con tutti i suoi difetti, io ce l’ho ancora e non sono la sola. Vale la pena comprarla? Chiaramente è solo per i nostalgici, ma io non la disprezzerei, ci sono alcune cose, pur nell’infedeltà della traduzione, che non sono male e sono fortine e toste. Tipo Alain che dice chiaramente ad Oscar di aver picchiato il comandante precedente perché ha tentato…