Dediche e ringraziamenti

Ogni libro che ho scritto è stato per me importante, ma La leggenda di lady Oscar ha sancito per me un percorso interiore e esteriore molto importante, un punto di arrivo e di ripartenza fondamentale, un libro su cui ritornerò e da cui prenderà il via tutta una mia produzione letteraria e di studi in tema.
L’ho dedicato ad alcune persone che non ci sono più: la prima è Caterina Cantone, storica fan di Oscar, una delle prime che ho conosciuto quando ad inizio degli anni Novanta sono entrata nel fandom otaku da adulta, che ci ha lasciati prematuramente. La seconda è Rogiari, al secolo Roberta di Gregorio, autrice di bellissime fanfiction su Buffy e Angel e di bei racconti storici, che mi spronò a rimettermi a scrivere e a studiare, anche lei volata tra le stelle troppo presto.
Poi c’è il mio zio Germano, detto Mao, fan storico di Emilio Salgari, uno dei più grandi collezionisti in tema di tutti i tempi, che adorò a prima vista anche lui Lady Oscar e che mi regalò e si regalò vario materiale in tema. Oggi conservo molti di quei regali, a cominciare dal mitico album che mi svelò la fine.
La Fernanda era una signora che veniva a stirare a casa mia una volta alla settimana, una toscana di Massa simpaticissima, già anziana, una donna semplice che però sapeva tante cose: ricordo quella volta che arrivò in lacrime perché anche lei aveva visto l’episodio 39, con la straziante scena in cui André muore tra le braccia di Oscar con lei che gli dice quelle belle parole.
La signora Luisella Trombetta Grandis era un’amica di mia nonna Bice da quando era ragazzina e poi di mia madre. Ha avuto tre figlie, la più piccola, Simonetta, ha quattro anni più di me e si appassionò a Lady Oscar e la sua mamma stette con lei a vedere piangendo le ultime due puntate.
E poi c’è Federico Grassellini, compagno di avventure nel mondo otaku con la Nippon Edizioni, che anche lui è andato di là e non è più qui.
Nei ringraziamenti, ho dato spazio a tutti i membri del fandom che ho incontrato in questi anni, a tutti coloro che ho conosciuto e che sono legati ad Oscar, come Clara Serina e Massimo Rossi, a chi non conosco ma ritengo fondamentale, come la grande Cinzia de Carolis (voglio che torni come Oscar!) e Chiara Valerio, anche se non condivido tutto quello che dice,  ma anche a chi mi ha aiutato in situazioni non facili in cui mi sono trovata mentre scrivevo questo libro in casa con mia madre, come Barbara e Rossella del bar sotto casa, l’infermiera Maria Luisa e la valente Miriam Moussaif.
E niente, mi piace raccontare cosa c’è dietro alla lavorazione di un libro, soprattutto di questa importanza…

KODAK Digital Still Camera
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