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Lady dal fiocco blu? con Silvia Stucchi

Ormai da anni è prassi che escano in Italia libri sul mondo dei manga e degli anime, io sono ahinoi abbastanza vecchia da ricordarmi l’uscita di Anime della Granata Press nel 1991, e dopo di allora gli studi su questi argomenti sono esplosi, del resto anch’io ne ho fatto e ne faccio parte.
Lo scaffale sulla nostra Oscar si arricchisce con Lady dal fiocco blu?, un agile volumetto edito da Graphe.it e scritto dall’appassionata Silvia Stucchi, che mette insieme lo sguardo della fan, i suoi studi e lavori come erudita nella cultura classica e le ricerche storiche sull’epoca dell’opera.
Il risultato è davvero notevole, in parte perché è la storia di tutti noi fan che quel 1 marzo del 1982 ci lasciammo avvolgere da quell’anime rimasto unico come passione e interesse che ha saputo suscitare, in parte perché l’autrice arricchisce il tutto con riferimenti culturali alti, perché Oscar è cultura, è una storia universale e emblematica, che si richiama agli archetipi del mondo classico occidentale.
Onestamente, pur essendo io una otaku, con come immaginario di riferimento i manga e gli anime dagli anni Settanta ai Novanta, non ho trovato un’altra storia e personaggio così coinvolgenti e emblematici, ecco sì, Capitan Harlock su cui tornerò.
Tra le citazioni di Silvia Stucchi ci sono Guerra e pace, con la morte del principe Andrej avvicinata a quella di André (hanno lo stesso nome), I miserabili, con un parallelo tra la capacità di amare di Jean Valjean e quella sempre di André, il mito di Protesilao e la coppia di Achille e Patroclo. Ma nel libro trovano spazio anche paralleli tra l’edizione originale e quella italiana, i temi della storia, le varie pubblicazioni e approfondimenti storici su Madame du Barry e lo scandalo della collana.
Il tutto è arricchito da alcune bellissime fanart realizzate da altre appassionate, c’è un André che è la fine del mondo… Vabbé, riprendiamoci.
Lady dal fiocco blu? è un libro per tutti noi che continuiamo ad amare Oscar e a considerarla parte della nostra vita e del nostro mondo, da decenni, ma è anche un libro per chi vuole sapere di più su una storia e un personaggio di culto e perché piacciono così tanto, un universo dell’immaginario contemporaneo da scoprire e riscoprire.
Lo consiglio senza dubbio e ringrazio Silvia Stucchi, che ho l’onore di conoscere grazie a Facebook, per aver citato il mio libro. In attesa del mio prossimo titolo.