In ricordo di Rosalie

Oggi, 2 febbraio, oltre ad essere il Giorno della Marmotta, Candelora, la festa celtica Imbolc, è anche l’anniversario della morte di Rosalie Lamorlière Chatelet, morta secondo le indicazioni della sensei il 2 febbraio del 1848, ultra ottantenne, unica sopravvissuta e unica a diventare anziana tra tutti i personaggi della Rosa di Versailles.
Rosalie non è simpatica a molti, è bollata come piagnucolona, iettatrice, emula di Jessica Fletcher e più chi ne ha più ne metta: diciamo che in italiano è stata un po’ penalizzata dalla voce di Daniela Caroli, bravissima in altri ruoli, come quello di Julia, la donna di Kenshiro, o della vicina di casa allupata di Godai in Maison Ikkokku, ma qui meno efficace. Nell’edizione giapponese Rosalie ha una voce simile come toni a quella di Laura Lenghi in Alias, nell’edizione francese sembra quella di una Claudia Catani giovane e funziona meglio. Sono curiosa di sentire chi metteranno nelle parti ridoppiate dalla Yamato per l’edizione Blu Ray, visto che Daniela Caroli non c’è più.
Comunque, Rosalie è uno dei personaggi che ho rivalutato da adulta, forse perché è uno specchio di noi fan, forse perché capiamo il suo amore per Oscar, forse perché lei alla fine è una testimone di tutto, forse perché anche una sopravvissuta ha il suo perché nel ricordare le gesta di un’eroina.