Oscar e André

Oscar e André, un amore totale

Oscar e André non sono tossici: bella scoperta, mi si dirà, mica c’erano quei problemi nel Settecento, anche se qualcosa di simile alle moderne tossicodipendenze esisteva già, e c’era comunque l’alcolismo, ma tossico in questa accezione vuol dire  ossessionato da un rapporto soffocante e pronti ad imporlo agli altri a tutti i costi.
Per me, e non solo per me, Oscar e André rappresentano l’amore totale e ideale, oltre il tempo e lo spazio, oltre ogni ostacolo, oltre la morte, e non è un caso che pur avendo letto e visto tante altre belle storie, non ho mai  trovato nessuno che stia al loro livello. Ok Mulder e Scully, molto simili per certi aspetti, ok Terence e Candy, ok Rochester e Jane Eyre, ok Darcy ed Elizabeth, ma Oscar e André sono sempre prima di loro per dedizione, intensità di quello che li unisce, struggimento che provoca e senso dell’immortalità e della totalità di cosa è fatta una passione d’amore.

Nonostante questo, c’è sempre qualcuno che continua a tirare fuori il termine tossico ed altre cose simili parlando di questo rapporto unico: nel gruppo Fangirls and Beyond è venuto fuori questo commento su Oscar e André: Sinceramente? No. Già da piccola non andavo in brodo di giuggiole per loro, soprattutto perché l’innamoramento di Oscar mi è sempre sembrato un po’ “forzato”, quasi che l’autrice li volesse endgame a tutti i costi, anche perché Oscar in quel senso non lo caga letteralmente di striscio se non nelle ultimissime puntate.
Non mi piace, e questo adesso, il fatto che dopo anni e anni André sia ancora innamorato di lei nonostante il suo palese rifiuto, dove tra l’altro ha anche spaventato Oscar e le ha fatto violenza. Da piccola la vedevo come una cosa romantica, da adulta in questo momento mi sembra solo tossica.


Boh, erano uniti da una vita, come più di amici fraterni, hanno condiviso ogni cosa fino ad arrivare ad amarsi fisicamente, Oscar considerava André già da tempo come suo confidente e compagno inseparabile di vita, e il fatto che André continui ad amarla è solo meraviglioso. Riguardo a farle violenza, io credo che bisogna vedere cosa ne pensa e come reagisce Oscar, perdonando un gesto scellerato ma isolato. E di tossico non c’è proprio niente, riguardo poi alla fine che ha fatto fare ai suoi due eroi la Ikeda, l’ha fatto per dare spazio a Maria Antonietta ma poteva esserci spazio anche per altro per loro, per un altro finale, per un’altra vita.

Su Twitter invece sono incappata in una ragazza che ha fatto dopo anni il rewatch, tra pianti vari, e la cosa che l’ha sconvolta e addolorata di più non è quella che colpisce tutti, il finale, ma la scena dell’abuso di André, terribile secondo lei da vedersi anche dopo tutti questi anni. A volte mi chiedo che anime abbiano visto queste persone e teniamo conto che oggi si indicano come uomini ideali tizi davvero abusanti come Christian Grey o il protagonista di After.

In ogni caso, queste riletture di quella che è e resta una delle più belle storie mi fanno capire i guai e i disastri del femminismo tossico contemporaneo e perché mi sono allontanata, disillusa e anche un po’ schifata, da certi giri e certe correnti di pensiero. Mi definisco femminista, trovo Oscar un’eroina davvero femminista e ritengo che la sua storia d’amore con André sia totale, struggente, paritaria e moderna, lui è davvero l’uomo ideale per una donna che vuole vivere avventure e avere un ruolo attivo nella società. Alle altre non so che consigliare, magari pensate ai veri abusi e alle vere ingiustizie della nostra società.

I collage di questo articolo sono ©dei singoli artisti.

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