Acquisti e considerazioni su Oscar

La vita si scopre vivendo: se 40 anni fa, durante l’estate del 1983, che passai a incollare le figurine doppie della Panini su un quadernone e a scrivere pensieri che sto ricostruendo, mi avessero detto che oggi sarei stata ancora così appassionata di Oscar ne sarei stata felice e un po’ incredula, perché mi sentivo dire che erano passioni passeggere, che i miei modelli crescendo sarebbero cambiati. Purtroppo accadde, per un periodo breve e deleterio, ma poi ripresi queste mie passioni, ormai adattandole al mio essere adulta, ci sono vissuta insieme per tutti questi anni, e mai come in questo ultimo periodo ho capito quanto siano importanti, Oscar in particolare.
Tra l’altro, in giro trovo solo notizie in tema, gli eventi in fiera, Bolzano la prossima settimana, le puntate su Prime Video, quindi non interessa solo a me e meno male. Direi che c’è stata davvero una riscoperta o meglio un nuovo consolidamento di questi personaggi iconici anni Settanta e Ottanta degli anime e Oscar fa la parte del leone.
Lei è sempre presente nella mia vita, quindi, e continuo a fare cose su di lei e ad ampliare la mia collezione.

Sostengo gli artigiani che realizzano cose in tema, come questa signora, Gabrinda, che fa amiguri in uncinetto con vari personaggi. Da lei ho preso sia Oscar che Candy, dovrebbe fare quanto prima anche Terence e André. L’altra amiguri più grande me l’ha fatta Gemma de I libri di Gemma.

La bambola di Oscar Gabar che ho trovato per una botta di fortuna ad un mercatino di piazza Madama Cristina, particolarmente curata.

Ovviamente, tutte le volte che vedo una rosa bianca non posso che pensare ad Oscar, e mi metto anche a cantare Bara wa utsushiku chiru. Questa rosa è una biro che ho preso durante la mia visita a Palazzo Madama, dove sono tornata dopo diversi anni.

Da ragazzina non avevo magliette con Lady Oscar, avevo uno spenser e una t-shirt con Candy ma su Oscar non ho mai avuto niente. Mi sono rifatta in età adulta, del resto, come dice qualcuno, non è mai troppo tardi per avere un’infanzia felice, e poi non sono cose da bambini. D’accordo, potevano fare meglio, ma a me la collezione Zuiki piace, ed ecco le varie acquisizioni.