La cineteca di Oscar: Marie Antoinette del 1938

Tra i film che vidi nei miei anni adolescenti di super fan di Oscar ci fu Marie Antoinette del 1938, un kolossal hollywoodiano tutto girato negli studios della MGM, diretto da W. S. Van Dyke, con i meravigliosi costumi di Gilbert Adrian e come interpreti i divi Norma Shearer, Tyrone Power e Robert Morley nei panni di Luigi XVI, caratterista britannico attivo fino agli anni Ottanta.
Certo, è un filmone molto vecchio stampo, rigorosamente in bianco e nero (anche se forse l’hanno colorizzato, ma io tendo a diffidare di queste operazioni), con qualche svista storica, ma basato comunque sulla biografia di Zweig, e dà tra l’altro per scontato che si sappiano non poche cose sull’ultima regina di Francia, ma per noi appassionati non ci sono problemi, direi.
Io consiglio ai fan di Berubara di dargli un’occhiata, perché è comunque un film curioso e sontuoso, perché è basato sullo stesso libro che ispirò anche la sensei Ikeda, perché la nostra amata mangaka ha preso spunto dal conte di Fersen di Tyrone Power per il suo personaggio e perché la scena finale, totalmente inventata e struggente, con l’ultimo incontro dei due amanti alla Conciergerie, è stata ripresa e dal Takarazuka e dai Giocolieri delle Stelle nei loro spettacoli.

Ecco un po’ di foto, l’altra dama è Anita Louise, nei panni della mia concittadina principessa di Lamballe.