Oscar ed io,  Rassegna stampa

Oscar e Federico

In decenni di frequentazione del fandom legato ai fumetti e ai cartoni animati si conoscono tante persone, con alcune si percorrono pezzi della propria vita più o meno lunghi, magari ci si perde di vista ma si ricordano bei momenti che si sono vissuti insieme.
Negli anni Novanta conobbi al Salone del libro, allo stand della Granata Press che riproponeva Lady Oscar manga, Federico Grassellini, otaku e interessato al mondo dell’editoria in tema: iniziammo a frequentarci, era un ciclone, a tratti anche politicamente scorretto, ma ogni tanto bisogna conoscere persone anche così. Mise su una piccola casa editrice, la Nippon edizioni, con cui pubblicò alcune riviste su manga ed anime per cui scrissi anch’io, come lo speciale di Lamune sugli shojo e il dossier su Nippon Magazine su Oscar.
Poi ci perdemmo di vista per un po’ di anni, si trasferì in un’altra città e tornò poi a Torino alcuni anni fa, dove si era anche sposato. Ci siamo rivisti tra fiere del fumetto, Mufant e manifestazioni anti governative una manciata di volte negli ultimi cinque anni, e stamattina ho scoperto che non c’è più, se ne è andato a soli 47 anni.
La vita non ha mai un lieto fine, come fan di Riyoko Ikeda lo dovrei sapere bene, ma ogni volta è sempre dura, anche perché spariscono pezzi e momenti belli, persi nel tempo ma sempre presente da qualche parte, che proprio in questo quarantennale avevo ripreso in mano, ricordando i bei pomeriggi passati a impaginare le riviste, le riunioni di redazione la domenica mattina, le conferenze alla Rinascente, le fiere del fumetto.
Ciao, Federico, e grazie di tutto. E grazie anche a Luca Boschi, saggista di fumetti, che ha trasformato Lucca Comics in quello che è oggi. Non dimenticherò neanche te, fatevi compagnia, ovunque voi siate.