Sognare su Oscar e André
Non ho mai sognato il Principe azzurro, trovavo stupido già da bambina essere una sciocchina incapace e buona solo a mettersi nei guai in attesa del suddetto personaggio che la salvava. Certo, ho amato i film Disney e se capita li guardo ancora, parlo degli originali, non delle riletture in chiave woke.
Non ho mai sognato di essere una principessa da salvare, e questo molto prima di diventare femminista. Oggi non lo sono nemmeno più tanto, certi estremismi mi hanno davvero stancata.
Sono sempre stata una divoratrice seriale di storie, scritte, su video, animate, disegnate, lo sono ancora, anche se andando avanti provo noia e un po’ di disinteresse, tra qualcosa di nuovo e riprendere in mano qualcosa che conosco già preferisco fare la seconda cosa.
Non ho mai sognato il Principe azzurro o di essere una damigella in pericolo, ho sognato e sogno Oscar e André: una coppia perfetta, un amore eterno e immanente come il cielo delle stelle fisse di Dante, due compagni inseparabili di vita, protagonisti di una storia che è parte di me. Certo, Mulder e Scully, Angel e Buffy, Candy e Terence, Rochester e Jane Eyre, Dracula e Mina, Darcy ed Elizabeth, Uncino e Emma, solo per citarne alcune, sono belle coppie e belle storie. Ma Oscar e André vengono prima sempre e comunque. Ed ecco perché oggi celebro il loro amore, in una notte di lucciole, stelle e sussurri, una notte romantica, così lontana all’apparenza dal mio sentire di persona reale, ma parte del mio profondo, capace ancora oggi di ispirarmi. Se oggi sono la persona che sono, è perché Oscar e André sono parte di me e parlano a cosa dentro di me è più sincero e vero. E anche se so come vanno a finire le cose, ma continuo a scrivere versioni diverse della loro leggenda, so per certo che da qualche parte, oltre le stelle, in un eterno bosco di lucciole, loro continuano ad amarsi per sempre.
