Oscar e gli spoiler
Quarant’anni fa era la mitica estate dei Mondiali del 1982, e la mitica estate in cui, sull’onda di Lady Oscar, visitai Parigi e Versailles per la prima volta, un viaggio rimasto nel mio cuore fino ad oggi.
All’epoca, tutto si era concluso con l’episodio 37, un finale aperto, e Gabriella Golia, presentatrice di Italia 1, aveva lasciato intendere che ci sarebbe stata una seconda stagione. Inoltre, su vari periodici, come La Stampa e Oggi, parlavano di Oscar che si univa ai rivoluzionari per amore lasciando intendere che tutti, tranne i personaggi storici, sarebbero vissuti per sempre felici e contenti.
Sul Corriere dei Piccoli appoggiavano la teoria delle nuove avventure, e in tanti, compresi i nostri genitori, ci interrogavamo su cosa avrebbero fatto Oscar e André di fronte agli eccessi del Terrore, pensando ad una specie di Primula rossa.
A ottobre, l’album Panini spoilerò il finale, e io non sapevo il significato della parola spoiler, e ricordo ancora il bel colpo al cuore che sentii. Diciamo che la sensei Ikeda si è tolta un po’ di castagne dal fuoco con questo finale tragico e netto, e ha lasciato a noi autori e autrici di fanfiction l’arduo compito di confrontarsi su cosa sarebbe successo se Oscar e André fossero sopravvissuti. E continuiamo ancora adesso con questo multiverso, di cui fanno parte anche le canzoni Alle porte della Rivoluzione dei Cavalieri del Re e André di Tilly and his group, senza dimenticare Il ritorno di Lady Oscar.
Del resto, Oscar e André sono eterni e vivranno per sempre finché qualcuno penserà a loro, come tutti gli eroi.