L’amore eterno di Oscar e André per San Valentino

Facile fare dell’ironia su San Valentino, festa certo anche molto commerciale, ma che ha le sue radici in antichi riti pagani di fertilità e nell’epoca vittoriana, romantica per antonomasia, sia pure tra tante contraddizioni.
Ognuno nella vita fa le sue scelte e fa quello che si sente, ma l’amore, anche se vissuto da altri, colpisce, e per me da 42 anni ormai l’amore si concretizza in Oscar e André: la loro storia è la più bella, più dolce, più struggente, più straziante di sempre, ma anche quella che ti trasmette più speranza, perché il loro è un amore fatto di passione certo (vorrei bene vedere con un figone come lui…), ma anche di quotidianità, di dedizione, di attaccamento, di affinità elettive, di tanti momenti condivisi, di supporto reciproco, di comunanza di intenti. Quello che in tanti fatichiamo a trovare nella vita reale, ed ecco che magari ci ritroviamo single a sognare su di loro.
In un ideale podio delle storie d’amore per San Valentino, al terzo posto per me ci sono Mulder e Scully, ancora insuperabili oggi, una Oscar e un André all’FBI, al secondo posto Candy e Terence, mitici, ma al primo posto ci possono essere solo loro.
E allora celebriamoli!

Ecco il bellissimo video che ha fatto su di loro Simona Sau per questa occasione.

Il mio tributo musicale, su una canzone di Frida Boccara, Le matin du mon premier amour, ispirata alla colonna sonora del film Angelica, uno dei tanti che ho guardato sull’onda di Lady Oscar, carino ma nettamente inferiore come storia.

Ed eccoli