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Oscar come esperienza di vita

Per anni ho sottovalutato l’importanza di rivedere gli anime in televisione, come sorta di rito collettivo a distanza con altri appassionati, perché è vero che avere VHS, DVD e simili è bello e ti permette di essere libero dagli orari dei vari canali e dei loro casotti, ma finisce che li dai per scontati e magari stai poi tanto senza vederli.

E Lady Oscar è particolarmente importante in questa mia riscoperta, basti vedere tutti i commenti che da ieri ci sono sui social su quel finale tragico, definitivo, che ogni volta ti distrugge dentro ma che poi fa rinascere come la Fenice in te la passione per questa storia, la voglia di scrivere storie, di continuare a viverla.

Una ventina d’anni fa era uscito un interessante saggio per Tunué Vite animate, i manga e gli anime come esperienza di vita, in cui si parlava già allora dell’importanza nell’immaginario ma anche nella vita di tutti i giorni di queste storie. Non si parlava di Oscar, salvo per un piccolo accenno, ma erano tutte cose condivisibili, in cui molti di noi si ritrovavano.

Sono ormai molti anni che mi occupo di manga, anime e cultura nerd e otaku, diciamo dall’inizio degli anni Novanta, quando avevo già comunque capito che questo era il mio immaginario di riferimento, con tante storie e personaggi, però come ho già detto anche ieri Oscar è e resta unica, una fonte di ispirazione continua, una sorta di rito di passaggio ogni volta, in cui ritrovo qualcosa di nuovo, una pietra angolare della mia vita, un perno della mia esistenza, e me ne rendo conto ora più che mai, che sono tornata l’adolescente ultra fan che ero con però decenni di esperienza in più sulle spalle.

Oscar mi ha spinta a visitare la Francia, a studiare il francese, a leggere e documentarmi sull’epoca in cui è ambientata la sua vicenda con libri, film e documentari, a scrivere fanfiction, a fare pagine web, a realizzare grafiche, a collezionare materiale in tema, a redigere i miei saggi, a realizzare video e articoli: tutta una serie di attività che sono diventate preminenti nell’ultimo anno e mezzo, ma che in realtà mi hanno accompagnata da decenni, da quando ero ragazzina, mentre crescevo, con ogni tanto qualche battuta di arresto seguita poi da ritorni di fiamma, anche se l’ultimo è stato davvero potente.

Ci raccontiamo storie perché vogliamo sentirci immortali, perché abbiamo bisogno di eroi che lo siano, come Oscar e il suo André, per sempre parte di noi, ecco perché è sempre bello rivederli, ecco perché si soffre dentro quando muoiono, ecco perché vivono nelle nostre esistenze per sempre.

Oscar parte della mia vita con tanti oggetti.

Speriamo che anche i rivenditori di gadget in fiera capiscano l’importanza di Oscar.

Un nume tutelare da oltre quarant’anni nella mia vita…

In fondo siamo tutte un po’ Rosalie…

Le mie due passioni, il fantasy e Oscar appunto.

E Oscar spunta sempre…

Un modo per averla sempre con me…

In tenuta da fan al Mufant con Andrea Nonnis in dicembre.

Ed ecco… che pian piano prende forma…

Il mio progetto editoriale legato a Lady Oscar

Due raccolte di mie fanfiction, da una parte quelle normali e dall’altra quelle birichine.

E queste sono soddisfazioni, punti di partenza e punti d’arrivo.

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