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Alcune cose sparse su Oscar

Questo articolo è un po’ strano e forse confuso, perché contiene un po’ di informazioni su Oscar, alcune in ritardo e altre che verranno approfondite poi.
Auguri innanzitutto a due persone legate comunque al mondo della nostra bionda Lady. La prima è Enzo Draghi, che cantò per primo la sigla Una spada per Lady Oscar.

Ha compiuto anche gli anni Luigi La Monica, doppiatore di tantissimi attori e personaggi, a cominciare da Mister Big in Sex and the city e Joe Mantegna in Criminal minds, narratore per quello che ci riguarda del mitico LP La storia di Lady Oscar insieme alle canzoni dei Cavalieri del re e ai mitici Cinzia de Carolis e Massimo Rossi.

Fervono i preparativi in Corea per il musical su Versailles no Bara prodotto dalla compagnia teatrale EMK che debutterà a dicembre. Il sito di Laura riporta che sono in corso i provini per Oscar e André bambini, dalle notizie si pensa che sarà incentrato sulla loro storia, e dovrebbero comparire anche la nonna, Alain, il generale padre di Oscar, la Polignac, Charlotte, il duca di Germaine, il Cavaliere nero e quasi sicuramente anche Rosalie. A differenza degli spettacoli del Takarazuka, i ruoli saranno tenuti da interpreti di genere maschile e femminile a seconda del personaggio. Speriamo che di questo spettacolo girino poi in prospettiva foto, brani, CD, DVD e cose così. E speriamo che qualcuno qui in Europa riprenda un’idea simile, magari di nuovo Andrea Palotto o qualcun altro.
Nell’attesa, ecco un paio di video del Takarazuka.

Sono in attesa di notizie sul remake anime di Lady Oscar, mentre segnalo che nel numero di aprile di Animecult ci sarà un dossier in tema, di cui spero di sapere presto qualcosa in più,  e magari di poterci collaborare. Nel frattempo, dopo aver visto la non eccelsa miniserie su Maria Antonietta, ho pensato di nuovo ad un possibile live action, con o senza la mia sceneggiatura che è ancora in altissimo mare. E penso che la cosa è tutt’altro che poco fattibile, tutto sta a vedere come va la serie live action di One piece Tra l’altro, è notizia di questi giorni di un progetto francese per una serie dal vivo su Occhi di gatto, e leggevo che oltralpe c’è una sorta di ritorno per i film in costume, con la prossima edizione de I tre moschettieri, in uscita ad aprile anche da noi, e con l’interessante Vraincre ou mourir, che ha suscitato un bel po’ di polemiche perché ricorda cosa fu la guerra in Vandea durante la Rivoluzione. Entrambi i film hanno belle scenografie, bei costumi, belle riprese, interpreti adeguati e niente cacchiate politicamente corrette e potrebbero servire come modello per un live action della nostra Oscar. Basta guardare i due trailer per rendersene conto.

E quindi incrociamo le dita, perché la cosa non è impossibile, e come non pensare ad Oscar guardando queste belle uniformi di una delle poche scene riuscite della miniserie su Maria Antonietta?

Intanto, io continuo a fare cose in tema, ecco la mia diretta del 15 sulle fanfiction, dove ovviamente sono finita a parlare di Oscar.

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