Anime,  Tadao Nagahama

Grazie Nagahama sensei per Oscar

Oggi è l’anniversario della morte di Tadao Nagahama, deceduto 43 anni fa in seguito ad un’epatite mal curata contratta durante un viaggio negli Stati Uniti.
Tadao Nagahama reinventò il genere robottico, con titoli come DaimosVultus V Daltanious, introducento trame intriganti con elementi ripresi dalle tragedie greche e dalle opere di Shakespeare, aprendo poi la strada ai nuovi titoli, e diresse, tra contrasti e polemiche, i primi 18 episodi di Versailles no bara, la nostra Lady Oscar, prima dell’avvento di Osamu Dezaki.
Molti tendono a sminuire la parte curata da Tadao Nagahama rispetto a quella di Osamu Dezaki: io non sono tra questi, perché in quei primi 18 episodi ci sono due gioielli come il primo episodio, La grande scelta, e l’ottavo, L’incidente. Tadao Nagahama segue tra l’altro con maggiore fedeltà vari accadimenti del manga, e mette l’accento fin dall’inizio su Oscar e sul suo rapporto con André.
Se non altro, è grazie a lui se noi fan italiani ci siamo innamorati a prima vista di questo meraviglioso anime, quel primo episodio è un capolavoro dalla prima inquadratura all’ultima, e se rimasero conquistati anche i nostri genitori. La sua regia riflette in pieno una storia che inizia come una fiaba avventurosa, come un romanzo di Dumas e che poi cambierà registro, e racconta benissimo lo sfarzo e gli intrighi della corte di Versailles.
Per cui grazie Nagahama sensei, ovunque sia…

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