Le altre Oscar: Rei Asaka

La sensei Ikeda ha realizzato varie altre opere oltre ad Oscar, e tra le tante spicca una storia di tenore diverso, ma molto affascinante: Caro fratello, in originale Oniisama e…
All’interno di questa vicenda, di ambientazione moderna, all’interno di un liceo esclusivo femminile dominato da invidie e passioni, c’è Rei Asaka, personaggio molto simile nell’aspetto alla Rosa di Versailles, che ha scelto come soprannome Saint Just, in onore del giovane rivoluzionario morto giovane. Rei veste da maschio, fuma, è affascinante e tormentata e fa innamorare di sé varie ragazze, tra cui la protagonista Nanako Misonoo.
La sua fine è tragica, anche se con toni diversi rispetto ad Oscar: mentre la bionda eroina settecentesca è comunque un personaggio positivo e che trasmette speranza, perché lotta per degli ideali, è forte, coraggiosa, intrepida, ama ed è riamata, Rei non riesce, soprattutto nel manga, a superare i suoi segreti, i suoi crucci e il suo dolore esistenziale e resta una figura nichilista e pessimista. Un personaggio comunque interessante, in una storia intrigante che consiglio sia sotto forma di manga che di anime, tra l’altro realizzato con lo stesso staff di Oscar, a cominciare dal grande Osamu Dezaki.
Nella versione italiana Rei è doppiata da Silvia Patruno: io per certi versi ci avrei visto bene di nuovo Cinzia de Carolis, ma è interessante comunque anche rimarcare la distanza tra i due personaggi.
Rei è un’altra prova di quanto la figura di Oscar sia rimasta impressa nell’immaginario di Riyoko Ikeda e delle sue lettrici. E anche magari di qualche lettore.