Oscar piace ai giovani!

Spesso, e ne ho parlato già anche nel sito, si sente dire in giro che gli anime vintage, compresa Lady Oscar, non piacciono ai più giovani perché sono troppo lontani dal loro gusto. Spesso questa cosa viene usata come scusa dai produttori di gadget e dagli artigiani per non proporre materiale in tema alle fiere, e per buttarsi sempre sui soliti immaginari degli ultimi anni che, per carità, vanno benissimo ma non rappresenano certo il fandom e tutta la sua complessità.
In realtà, gli anime vintage piacciono eccome alle generazioni più giovani: spesso sono stati introdotti in questa loro passione dai genitori, ricordo un diciottenne fan sfegatato di Goldrake e collezionista grazie a suo padre, ma a volte li hanno conosciuti per conto loro, magari desiderosi di conoscere altre opere oltre a quelle più recenti appartenenti al mondo dei manga e degli anime.
Oggi, alla mostra Una Rosa a Torino, ho conosciuto una giovanissima artista di Liverpool, a cui ho illustrato quanto è interessante, coinvolgente e struggente Oscar, tenendo conto che gli amici anglofoni hanno scoperto da pochissimo la nostra bionda preferita, perché sono stati tra gli ultimi a tradurre il manga e a presentare l’anime in versione giapponese con i sottotitoli. Quindi, è pieno di fan giovani tra di loro. Anche in Francia c’è tutta una generazione di millenials appassionata di Oscar, grazie alle repliche degli ultimi anni (oh, va benissimo il live action di Cat’s Eye, ma fare qualcosa su Oscar come dio comanda?) a cominciare dalla webmistress di Lady Oscar Ze Forum, così come in Giappone, senza dimenticare i Paesi ispanofoni, Spagna, Cile e Perù in particolare.
In Italia, Lady Oscar è uno dei pochi anime dei primi anni Ottanta a continuare ad essere mandato in onda, e i fan non sono solo miei coetanei, ma anche gente molto più giovane, qualcuno portato sulla retta via dai genitori, ma molti avvicinatisi a quest’opera per pura passione.
Oggi alla mostra c’erano tre fan ventenni, patitissime, che amano anche creare cose su Oscar, tipo disegni e videogiochi, e non sono certo le uniche, e non posso non citare Gemma de La libreria di Gemma. Ai raduni a Milano, a Cinisello e a Lucca non eravamo solo noi attempati… Per cui ai giovani Oscar piace, perché è una storia senza tempo e un’eroina senza pari. E gli standisti delle fiere non hanno scuse…