Curiosità,  Film

Un regista per Oscar

Oggi esce nelle sale Napoleon di Ridley Scott, nuovo film sulla Storia di Francia che conto di andare a vedere. Nell’attesa, tornerei sul discorso di un possibile live action di Oscar, che sarebbe fattibilissimo alla fine, purché si evitino gli errori di Jacques Demy o le cose che hanno affossato i cinecomis oltre oceano.
Chi potrebbe essere un regista per questo film?
Beh, il primo nome che mi viene in mente è proprio quello di Ridley Scott, che prima di fare film come Il gladiatore diresse quel capolavoro che è I duellanti, che ha delle atmosfere che ricordano Oscar. Tra l’altro, Ridley Scott ci ha dato donne d’acciaio come Ellen Ripley di Alien o Thelma e Louise nel film omonimo.

Mister Rubin sostiene che Tim Burton potrebbe essere un ottimo regista per Oscar. Possiede senz’altro un’ottima capacità di costruire mondi e creare empatia per i suoi eroi, ma più che a dirigere un live action tratto dalla storia originale di Berubara io me lo vedrei bene a dirigere un film tratto dalle Gaiden. In ogni caso, un’atmosfera simile a quella di Sleepy Hollow, film ambientato pochi anni dopo Oscar, non sarebbe male.

Martin Scorsese è stato ottimo a ricostruire la crudele alta società americana della seconda metà dell’Ottocento con L’età dell’innocenza, film da riscoprire, e in un possibile live action su Oscar sarebbe molto bello trovare qualcosa di simile, un misto tra ricostruzione d’epoca d’eccezione e passioni sotterranee.

Mike Newell è un regista eclettico, capace di passare dalla commedia di Quattro matrimoni e un funerale al dramma di Ballando con uno sconosciuto, senza dimenticare il period drama femminista di Mona Lisa smile e il fantasy di Harry Potter e il calice di fuoco. Ricordando le caratteristiche di tutti questi bei film, potrebbe dare fare qualcosa di interessante e coinvolgente su Oscar.

Sofia Coppola ci ha dato l’originale film su Maria Antonietta e quasi sicuramente conosce l’epopea di Oscar. Non sarebbe male una sua direzione, magari sperando che si studi bene certe tematiche del film di suo padre Bram Stoker’s Dracula, quale l’idea dell’amore che va oltre la morte.

Gillian Armstrong ha dedicato largo spazio a figure di donne forti e volitive e ci ha dato la versione di Piccole donne forse più convincente di sempre. Non sarebbe male quindi che si occupasse lei di Oscar.

Peter Jackson ha diretto la trilogia più epica di sempre, quella dell’Anello da Tolkien, e avrebbe mestiere e capacità per fare qualcosa di unico, sempre che conosca Oscar. Ma si può sempre fargliela conoscere…

Jane Campion sa realizzare bellissimi film in costume con grandi passioni, pensiamo a Lezioni di piano e a Bright star e potrebbe portare una visione molto interessante sull’epopea della Rosa di Versailles, sperando di vedere scene sensuali come nel suo maggiore successo.

Ma alla fine, visto il suo interesse per il mondo dei fumetti e come sa raccontare passioni e drammi, credo che il migliore sarebbe Guillermo del Toro, basti pensare allo strazio de Il labirinto del fauno o alla ricostruzione gotica di Crimson Peak.

Poi ci possono essere anche altri nomi, mestieranti di talento come David Nutter e Rob Bowman, veterani come Neil Jordan, registi francesi come Martin Bourboulon, che ci  ha dato un interessante D’Artagnan o Luc Besson, con una Giovanna D’Arco che sembrava Oscar. E intanto, incrociamo le dita.

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