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I miei episodi preferiti di Lady Oscar

Rispetto ad altri anime dello stesso periodo, Lady Oscar ha una qualità costante buona di tutti gli episodi, ma ci sono alcuni momenti che restano nel cuore, e alcuni snodi fondamentali e amati. Ecco i miei episodi preferiti.

Il primo episodio, La grande scelta.
Il primo contatto con la serie, e non ero nemmeno convinta di volerla vedere, la nascita di Oscar, avventure e colpi di scena, il primo sguardo sul quel gran figo di André (ehm), toni quasi disneyani, girls power senza retorica, il padre che si fa subito odiare, la scazzottata sul lago, i fiori di ciliegio e quella chiusa finale che dà i brividi, senza sapere quale sarebbe stato il suo destino, d’amore o di morte. Devo aggiungere altro? Tanta roba direi.

L’ottavo episodio, L’incidente.
Maria Antonietta che fa la figura della scemetta, Fersen dell’Ottusangolo (la battuta siamo tra uomini fa cascare le braccia e qualcos’altro anche a chi ne è privo), André sublime con il suo amore, perché è già amore, del resto si era già capito nel primo episodio, Oscar che fa vedere quanto tiene ad André, la paura di lei di perderlo, la paura di lui di perderla e quel giuramento finale. Wow.

Il ventesimo episodio, Un amore impossibile.
Triangoli vari, colonna sonora da urlo, tra classica e quella di Magaino, soprattutto nel finale, tormenti d’amore e di colpo emerge il sentimento che André nutre per Oscar, la battuta Ci sono persone che amano qualcuno tutta la vita senza che questo qualcuno lo sappia è da incorniciare. Colori stupendi, regia di Dezaki eccellente.

Il venticinquesimo episodio, Cuore di donna.
L’unica volta in cui Oscar si veste da donna ed è inarrivabile, la gelosia di André è palpabile, Fersen si fa uno show da badola da competizione, musica struggente, il minuetto di Bach meraviglioso, e siamo tutti dispiaciuti per la delusione di Oscar. André che la guarda vestita da donna è impagabile.

Il ventottesimo episodio, Un innamorato respinto.
Amori infelici a gogò, Fersen che ha la delicatezza di un elefante in un negozio di cristalli (la battuta Se avessi saputo che donna eravate forse avrei potuto amarvi è da Ottusangolo cronico), la sigla finale come musica di colonna sonora nell’episodio, il tormento di André, André con la camicia sbottonata da sbatterlo contro il muro, e la dichiarazione, che non è un abuso, ma pura passione, solo nel momento sbagliato. Ah, quante di noi lo avrebbero fatto uscire dalla propria camera dopo quelle parole? Non vedo mani alzate, chissà come mai.. Viva le fanfiction, sempre e comunque.

Il trentacinquesimo episodio, Accusa di tradimento.
Oscar che prende le parti dei rivoltosi, il confronto con il povero Girodelle (che fine fa, poi? Non lo vedo messo bene), la scena odiosa del padre che vuole uccidere la figlia e André (ma quanto è immenso Romano Malaspina comunque..), la dichiarazione d’amore di André, da brivido, e poi il salvataggio di Alain e gli altri. Bello bello bello.

Il trentasettesimo episodio, La voce della libertà.
Meglio il titolo originale, La notte del giuramento solenne, comunque episodio fondamentale, bella la scena davanti al quadro, sopportabile persino il generale quando si riconcilia con André salvo poi prendersi un vaff per quel non ti perdonerò mai, e meravigliosa la scena d’amore, pazienza il Ti voglio bene anziché Ti amo con tutto il cuore, ma pura poesia l’insieme. Per un amore così valeva la pena vivere, valeva la pena dare tutto, valeva anche la pena morire, sapendo che dopo c’era l’eternità. Che storia.