Approfondimenti

Lady Oscar non è per bambini!

Oh no no, io non guardo certo Lady Oscar! E non lo guarda nemmeno mia sorella minore, ormai è abbastanza grande! Questa frase illuminata mi fu detta quarant’anni e mezzo fa, appunto, da una mia compagna di scuola delle medie, di tredici anni e mezzo come me, la sorella in questione ne aveva due di meno. L’anno dopo, al primo anno di superiori, fui guardata strana da una mia compagna di classe, di quattordici anni come me, perché guardavo Oscar insieme ad un’altra ragazza. In seguito, negli anni, mi fu detto di non dire in giro che mi piacevano i cartoni animati, come Oscar e altri, perché era troppo infantile.
In realtà, gli anime si rivolgono a seconda della storia a vari target, ma la maggior parte di loro sono per preadolescenti, adolescenti e giovani adulti, Lady Oscar in testa, una storia che parte come una fiaba e poi diventa una tragedia. L’equivoco di considerare gli anime per bambini ha portato a censure e adattamenti sbagliati, il discorso è vasto, concentriamoci solo su Oscar.
Lady Oscar ha una trama complessa, con precisi riferimenti storici, e toni adulti fin dall’inizio: si parla di questioni politiche, sociali, di femminismo, emancipazione, identità di sé, morte, con delle fini traumatiche già negli episodi di Nagahama (il piccolo Pierre e la povera zia adottiva di Jeanne). Si parla d’amore, e non amore occhioni lucidi e mani unite, ma di amore passione, di amore che ti scava dentro e ti fa fare pazzie, di amore che ad un certo punto diventa anche carnale. Ci hanno fatto vedere la prima scena di sesso in un anime, dopo averci fatto vedere la nostra eroina oggetto di una passione profonda. E i protagonisti non vivono felici e contenti, ma muoiono da eroi, e mandare giù questa cosa da giovanissimi è dura, durissima, e anche a cinquanta e fischia anni fa ancora male.
Lady Oscar è tutto tranne che una storia infantile, e non è un caso che come rating venga consigliato dai 13 anni in su. Certo, non indulge in scene violente come Ken il guerriero L’attacco dei giganti, ma certe morti sono toste, a cominciare da quelle dei nostri due adorati eroi. Certo, con il sesso ci sono andati giù più pesanti altrove, ma la dimensione carnale dell’amore è presente nel tormento dei protagonisti, l’amore intenso e travolgente che Oscar rimpiange di non aver avuto di più con André capisci cos’è quando sei grande, mica da bambino.
Del resto, come ho avuto modo di vedere anch’io, Lady Oscar è una di quelle poche storie che ha sempre qualcosa da dirti, a qualsiasi età, proprio perché non è per bambini, infantile e banale. Io sono felice di aver continuato a guardarla e a lasciarmi affascinare da questa grande epopea, e di aver trovato tante persone, ormai mie coetanee che la pensano come me. E che peccato per le compagne di classe che non capivano…

https://www.youtube.com/watch?v=9m3gt6qh-fc

2 Comments

  • Serena

    Un’altra cosa che non digerirò mai è il rifiuto da parte di tanti uomini (in primis mio marito, ahimé, pur appassionatissimo di manga e anime da tutta la vita, per dire, è uno che guarda i nuovi anime in originale sottotitolati) perchè è visto come “un cartone per ragazze”. Certo, l’aspetto un po’ fiabesco dei primi episodi può lasciarlo intendere, è pur sempre uno shojo, ma secondo me in questo rifiuto conta più l’aspetto culturale retrogrado per cui certe cose sono da femmine e altre da maschi, quasi che guardandolo venga meno la virilità.

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