Oscar e la mestizia
No, non voglio parlare del finale della nostra Oscar. Sulla bella rivista Nippon Shock Magazine c’è un interessante articolo di Marco Pellitteri sui 45 anni di Goldrake in Italia e, tra le altre cose, c’è scritto che questo è un anniversario un po’ mesto, perché sancisce il fatto che noi fan ormai non siamo più giovani.
Vero, certo, ma non è detto che sia mesto, perché forse a questo punto le nostre passioni non sono più robetta ma cose importanti: mai come in questo periodo manga e anime sono tornati in tendenza e sono citati e considerati. E in mezzo a tutti, c’è ovviamente la nostra Oscar, più splendente che mai.
Lei fa parte della mia vita da oltre 41 anni, attraverso varie fasi, in certi momenti è rimasta come nume tutelare sullo sfondo, come ricordo da evocare, e in altri, come adesso, è stata oggetto di passione e interesse assoluti: e devo dire che, in occasione di questo doppio anniversario che continua e continuerà nei prossimi anni, perché ci sarà sempre un modo o l’altro di celebrarla, non sento mestizia, eccetto quando penso al finale, che mi ha tanto ispirata e continua a ispirarmi nella mia creatività.
Dopo tanto tempo, ho ritrovato in me la ragazzina che creava e sognava su Oscar e con Oscar, con la capacità inoltre di costruire qualcosa di interessante sopra: se scrivo è merito di Oscar, se mi interesso di tanti argomenti, dalla Storia di Francia alle guerriere passando per gli shojo è merito suo, se ho trovato tanti nuovi amici e avuto tante soddisfazioni è merito suo. E non è una cosa destinata a terminare, anzi.
Tra l’altro, finalmente posso fare la fan di Oscar senza più problemi, senza più che qualcuno mi dica cose del tipo che dovrei occuparmi di altro, che dato che crescerò la lascerò un giorno, che sono troppo fanatica e fissata. Il bello di avere qualche capello grigio, qualche ruga e qualche acciacco è che si sono meno rotture di scatole, ma anche meno complessi, più serenità e soprattutto la libertà di scegliere cosa fare della propria vita e come e con chi passarla.
E mentre mi metto magliette e bigiotteria in tema, mentre preparo il numero di maggio della fanzine speciale manga, mentre scrivo le fanfiction in tema, mentre progetto i prossimi saggi e scritti, mentre riempio casa di oggetti in tema, mentre cerco on line nuovi pezzi per la mia collezione, mentre sbircio in cerca di notizie e mentre aggiorno il sito non mi sento mesta, ma felice. Come quando avevo 15 anni, ma senza le rotture d’anima che avevo allora e con la consapevolezza di cosa è stata ed è questo personaggio, e cosa sarà e con la serenità di una passione duratura, di una costante della mia vita. Per questo motivo, annuncio che il prossimo fan book a cui lavorerò nei prossimi mesi si chiamerà appunto La mia vita con Oscar. Una vita che continua.
