Un doppio anniversario tragico per Oscar

Oggi, 20 giugno, vigilia del Solstizio d’estate e festa della Consolata per noi torinesi, si ricordano due date nefaste per il mondo di Lady Oscar, anche se la protagonista non è più presente ad esse.
Il 20 giugno del 1791, ed è un fatto storico, Luigi XVI, Maria Antonietta, i loro due figli, la sorella del re Elisabeth e un paio di dame di corte tentano di fuggire da Parigi, aiutati dal conte di Fersen, ma la loro fuga fallisce miseramente per una serie di imprevisti e sbagli a Varennes, portando discredito definitivo sulla monarchia. Nel manga, l’evento viene raccontato in maniera abbastanza esauriente, c’entra anche il padre di Oscar, nell’anime è tutto molto stringato ma efficace, e c’è la scena straziante dell’addio tra Maria Antonietta e il conte. Bello anche il momento in cui il nobile ricorda Oscar, di cui conosce la morte, rimpiangendo di non avere il suo stesso coraggio, e quanto sarebbe stato bello qualcosa in più, lasciato a noi autori di fanfiction.

Diciannove anni dopo, il 20 giugno del 1810, Fersen, diventato un uomo freddo e molto reazionario dopo la sorte capitata alla sua amata, viene linciato dalla folla a Stoccolma durante i funerali del principe Cristiano Augusto che lui è stato sospettato di aver ucciso. Cosa assolutamente non vera. Riyoko Ikeda chiude Versailles no Bara con la sua morte e poi riprende la sua vicenda nel capitolo finale de Le Storie su Rosalie, mentre nell’anime si ricorda la sua fine nell’intervento del narratore conclusivo.

Pur amando comunque la storia di Oscar, mi sarebbe piaciuto vederla alle prese con questi due eventi, almeno con il primo: nel meno ispirato Il tulipano nero La Stella della Senna, Simone assiste alla tentata fuga di Varennes cercando prima di dissuadere la regale sorella a fare questo passo falso. Con Oscar, potevano venire fuori cose ben più intense, ma la sensei Ikeda ha lasciato il testimone a chi scrive storie.