I fatti della Rivoluzione,  Maria Antonietta

Addio, regina di Oscar: speciale Maria Antonietta

230 anni fa ad oggi (all’ora di pranzo, ad essere precisi) saliva al patibolo Maria Antonietta, ormai chiamata da tutti la Vedova Capeto, regina deposta di Francia, neanche 38enne, pare comunque con patologie invalidanti che la avrebbero portata presto alla tomba, tra tisi e un possibile cancro all’utero.

Un personaggio controverso, la protagonista di una fiaba virata in tragedia, su cui si accanì tutto l’odio di un Paese esacerbato, spesso con motivazioni risibili dovute a una vera e propria campagna di diffamazione che la accusò di cose assolutamente non vere. Già dal giorno della sua morte iniziarono ad evidenziarsi fazioni opposte: c’è chi la dipinse come una sorta di martire cristiana, tra cui anche il nostro Giacomo Leopardi, c’è chi disse che sarebbe stato un ottimo ostaggio da scambiare con prigionieri di guerra, e questo fu Napoleone, c’è chi continuò a diffamarla, man mano che le accuse in realtà cadevano, anche se aveva comunque trattato con l’Austria in segreto, ma questo è stato scoperto molti anni dopo.

La regina Vittoria e soprattutto l’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, le tributarono un vero e proprio culto. In parallelo, iniziarono ad uscire i libri su di lei, i fratelli Goncourt, Pierre de Nolhac, il fondamentale Zweig, con una visione influenzata dagli studi di Freud, e poi tanti altri, Dorothy Moulton Mayer, Joan Haslip, Jean Chalon, Antonia Fraser, Henry Jean Servat, con studi sempre interessanti.

La rivalutazione di Maria Antonietta come eroina tragica suo malgrado e come icona pop degli ultimi decenni, dove si sono vissuti altri destini tragici di donne, pensiamo a Lady Diana e a Marilyn Monroe, è in buona parte merito della sensei Ikeda, che ne ha saputo raccontare la sua storia tra realtà e fantasia, con grande interesse e partecipazione, affiancandola ad un personaggio immortale anche se inventato come Oscar. Poi, tra i suoi fan l’ultima regina di Francia può contare su personaggi come Freddie Mercury, Karl Lagerfield, Vivian Westwood, Madonna, Helena Bonham Carter, ed è diventata protagonista di romanzi, fumetti, film, serial TV e altro ancora.
Questa settimana spazio quindi a Maria Antonietta in questo sito, tra realtà e fantasia.

2 Comments

  • Alessandra

    A dire il vero non vi è nessuna prova, se non le dichiarazione postume di Rosalie, di un possibile “cancro” all’utero della regina, tantomeno la tisi (prima volta che leggo sta cosa, dove l’hai letto?). Rosalie si limitò comunque a dire che la regina sanguinava molto, ma il samguinamento uterino non è mica certezza di cancro…
    Antonia Fraser nella sua biografia ha solo ipotizzato, ma da qui a darlo per certo…

    • ladyoscar40anni

      Io ho letto vari libri e articoli su Maria Antonietta nel corso degli anni: la tisi come aleggiante in casa Capeto / Borbone c’era e c’è chi dice che anche la regina ne fosse affetta (cosa che capitava, non solo accanimento della sensei verso la sua protagonista…). Il sanguinamento anomalo della regina, non ancora in menopausa per ragioni anagrafiche, è comprovato da più parti e si parla di un possibile cancro, anche se potrebbe essere stata endometriosi, malattia ancora misconosciuta oggi, figuriamoci allora. Non è sbagliato dire, anche se è giusto magari correggermi, che probabilmente Maria Antonietta non sarebbe comunque vissuta a lungo.

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