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Oscar e Goldrake, un legame che c’è

45 anni fa iniziava sulle nostre reti l’avventura degli anime giapponesi con l’arrivo di Atlas Ufo Robot Goldrake, due mesi dopo il debutto di Heidi. Gli anime giapponesi erano fino a quel momento girati in alcuni festival, poi si erano visti Barbapapà Vicky il vichingo, che erano coproduzioni, ma GoldrakeGrendizer in originale cambiò tutto, aprendo poi la strada a tutti gli altri successi, come appunto la nostra amata Lady Oscar.
Oscar e Goldrake hanno alcune cose in comune, che noi fan abbiamo scoperto a volte anni dopo, a volte quasi subito: innanzitutto, la stessa mano felice ai disegni, il grande, unico e solo Shingo Araki, che ci regalò la meraviglia in terra della Rosa di Versailles, ancora oggi insuperabile, e che in Goldrake creò personaggi unici e struggenti, come le tragiche Najda e Rubina, Shira, Kane, rendendo poi ancora più belli i protagonisti, Actarus e Maria in testa. E diciamo pure che in certe tragedie di Goldrake c’era già un anticipo di quello che sarebbe successo in Oscar.

Secondo legame, in Italia, è il doppiaggio: Romano Malaspina, voce di Actarus, fu poi il padre di Oscar e in molti non lo riconoscemmo lì per lì. Rosalinda Galli, Venusia, era madame de Noailles, Giorgio Locuratolo, Alcor, fu poi Maximilien Robespierre, Laura Boccanera, Rubina e altri due ruoli secondari, fu in seguito Maria Antonietta. Nel secondo doppiaggio rifatto con il nuovo Millennio, ritrovammo di nuovo Romano Malaspina come Actarus, Rosalinda Galli come Venusia, mentre Righel parlò con la voce di Oliviero Dinelli, già Nicolas de La Motte e Beanrd Chatelet, un simpatico contro due odiosi in pratica. Laura Boccanera fu invece Najda mentre Mineo, la prima guerriera che Actarus e i suoi affrontano era nientemeno che la nostra Cinzia.

Ma i legami non finiscono qui: in un manga realizzato all’epoca dell’uscita dell’anime di Grendizer, quando già la nostra Oscar era famosa come fumetto, i protagonisti incontrano un valoroso generale che è stato costretto a mettersi al servizio di Vega e dei suoi scagnozzi che altri non è che lei, la nostra bionda preferita e che farà anche qui una fine tragica.

Io ho omaggiato entrambi in questa grafica che ho fatto, e credo ne farò delle altre in tema.

Questa invece è la grafica che avevo fatto per l’anno scorso.

Ogni generazione ha i suoi eroi, e questi sono i miei eroi e non solo, ed è  incredibile quanto siano ancora nei nostri cuori… Domani parlerò di Goldrake e dei miei 45 anni da otaku nelle dirette. L’immagine in evidenza non è mia ma mi piaceva.

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